Fascia & Motor Control: Le origini Parte 2

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Fascia & Motor Control: Le origini Parte 2

Fascia and Motor Control: L'innovazione in Terapia Neuro Miofasciale
Pubblicato da Dott. Marcello Bettuolo in Fascia and Motor Conrol · 13 Maggio 2020
Fascia and Motor Control: Le origini - Parte 2

Il mio approccio con le tecniche di Controllo Motorio è iniziata nel 2000 quando stavo cercano delle soluzioni per trattare un paziente con dolore lombare ed instabilità.

Cercando tra le offerte formative entrai in contatto con l'approccio KINETIC CONTROL,  ho avuto la fortuna di incontrare l'ideatore Mark Comeford e di seguire tutta la formazione ripetendone più volte gli stessi corsi.
L'approccio era molto interessante, aveva però alcuni limiti:

1️⃣ Valutazione molto macchinosa
2️⃣ Approccio riabilitativo molto cognitivo, molti pazienti facevano fatica a percepire correttamente l'esercizio e la corretta esecuzione, e spesso per loro l'esercizio di controllo motorio aumentava la rigidità ed il dolore.
3️⃣ Sebbene venisse in parte considerato l'aspetto miofasciale, pur considerandone l'importanza sul controllo motorio ne considerava solamente in parte le potenzialità di un approccio manuale!

Sentivo che la conoscenza delle strutture miofasciali era molto lacunosa, avevo da tempo letto i testi di TRAVELL & SIMMONS sui trigger points e molto mi avevano affascinato gli articoli comparsi su alcune riviste fisioterapiche del tempo scritte da un fisioterapista di Arzignano (VI), un certo LUIGI STECCO.
Come organizzatore di corsi feci di tutto per organizzarne uno con lui ed ebbi la fortuna di conoscerlo di persona e rimasi affascinato dalla MANIPOLAZIONE FASCIALE.

Mi buttai a capofitto nell'imparare questo approccio terapeutico ed ebbi la fortuna di organizzare lo stesso corso con diversi docenti dell'associazione confrontandomi continuamente con loro durante i corsi, nel 2011 arrivammo ad organizzare uno dei primi congressi NAZIONALI dedicati alla FASCIA con docenti di fama internazionale il "Focusing on Fascia".

Dopo alcuni anni comincia a tirare delle personali conclusioni anche su questo approccio e a pormi delle domande:
1️⃣ E' davvero necessario utilizzare delle tecniche così dolorose per ottenere un buon risultato terapeutico?
2️⃣ Quando trattiamo la fascia cosa facciamo veramente? Siamo davvero in grado di modificarla o gran parte dell'effetto è dato dalla stimolazione recettoriale?
3️⃣ Si possono utilizzare i test di Controllo Motorio per identificare le aree di trattamento?
4️⃣ Le aree di trattamento ed i sistemi miofasciali sono davvero così tanti? E' possibile semplificare i sistemi miofasciali e ridurre il numero delle aree di trattamento?

Il primo lavoro dunque è stato semplificare i sistemi miofasciali ( iniziò un confronto con altri autori Bousquet, Thomas Meyer, Ida Rolf, Mezieres) e le aree di trattamento cercando di trovare dei test specifici che evitassero la palpazione per identificare l'area di trattamento.
Alla fine sono rimasti 6 SISTEMI MIOFASCIALI sui 3 principali piani dello spazio e ad ogni segmento corporeo corrisponde un'area specifica (e non un punto) in grado di influenzare il controllo motorio dei quel segmento durante il movimento su quel piano!







Con i 6 SISTEMI MIOFASCIALI distribuiti sui 3 piani di movimento è iniziata l'identificazione di test affidabili in grado di riconoscere la presenza di DISFUNZIONE MIOFASCIALE di un determinato segmento.... ma di questo ne parleremo nel prossimo post!

Intanto inizia ad avvicinarmi ad altri approcci terapeutici, trovai affascinante le somiglianze dei meridiani miofasciali proposti da Thomas Meyer, inizia a leggere testi come l'Induzione Miofasciale di Andrzej Pilat, confrontandomi continuamente con collegih che avevano partecipato ai corsi, infine conobbi Giovanni e Daniele Raimondi e la loro FISIOSCISSIONE.

Fu di nuovo un'illuminazione, iniziai ad organizzarne i corsi e rimasi stupito di come fossero in grado di lavorare i tessuti miofasciali con estrema delicatezza ottenendo ottimi risultati....in parte diedero risposte ad alcune domande che mi ero posto con la Manipolazione Fasciale, inoltre alcune tecniche utilizzate diedero il via al riconoscimento di un QUARTO SISTEMA  influenzato dall'Apparato Viscerale e dal Sistema Nervoso Autonomo e tale sistema venne chiamato SISTEMA PROFONDO.
Questo sistema se in disfunzione era in grado di creare confusione sul controllo motorio e sui test di valutazione degli altri SISTEMI MIOFASCIALI, spesso rendendo la presentazione clinica confusa e di difficile risoluzione.
Presentando disfunzioni multiplanari non era possibile identificarlo con dei test di movimento...bisognava trovare un'altra soluzione!!!

Questo e l'ideazione dei test di movimento sarà l'argomento del prossimo post!!!


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